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"BARONCINI" CHIANTI
PRODUCER: CANTINE BARONCINI
DOC TUSCANY

AVAILABLE IN BOTTLES OF
375cc - 750cc - 1.5 Lt + FIASCHI OF 750cc

Produced by Cantine Baroncini, San Gimignano, Tuscany; this Chianti made from Sangiovese + Cannaiolo Nero + Malvasia exhibits elegance, finesse and an attractive array of soft, fleshy fruits, gentle texture and a touch of almond and spice.

Chianti is one of the world’s most famous dry red wines, produced in the triangle bounded by the cities of Florence, Siena and Arezzo, in the central Italian region of Tuscany.

The heartland of the Chianti zone, was given its fundamental delimitation by the Medici Grand Duke Cosimo III in 1716, one of the first examples of such legislation.

Modern Chianti can be said to have been invented in a certain sense by Baron Bettino Ricasoli, who, in a letter of 1872, synthesized decades of experimentation and recommended that the wine be based on Sangiovese (“for bouquet and vigour”) with the addition of Canaiolo to soften the wine.

There are two types of Chianti -wine to be drunk young, almost as soon as bottled, and wine meant for ageing, sometimes very considerable ageing.

Zona di produzione e storia

Sottozone: Colli Fiorentini, Montalbano, Rufina, Montespertoli, Colli Aretini, Colline Pisane e Colli Senesi.

Il primo documento che contiene la più antica menzione del Chianti, nella qualificazione di origine del suo vino, è del 1398. Da questi documenti contabili risulta che il Chianti è bianco e nemmeno di grande qualità, come si può dedurre dal prezzo riportato. Documenti del 1427 riportano che nel Chianti si era affermato il vino rosso.

Nel Quattrocento il Chianti ominciò ad essere consumato anche dai Papi, ad esempio papa Paolo III attorno al 1536 su consiglio del proprio bottigliere Sante Lancerio.

Nel 1713 furono emanati due bandi da parte di Cosimo III Granduca di Toscana; il primo fissava, in modo preciso, i confini delle zone vitivinicole più pregiate nelle quali si produceva il vino Chianti, mentre il secondo abbozzava una sorta di disciplinare. Il bando determinò un primato assoluto, perché fino ad allora in nessuna altra parte del mondo si era deciso di individuare legalmente l'area di produzione di un vino pregiato e dovevano passare due secoli perché altri lo facessero.

Dopo la metà dell'Ottocento apparvero le prime vere opere specifiche di enologia e viticoltura toscana da parte di vari autori: Blasiis (1860), Lawle (1865), Pollacci (1871) e Bizzarri (1888), ma la figura più importante fu Bettino Ricasoli, intelligente ed appassionato agricoltore e valido enologo.

Nel 1967 giunse un altro riconoscimento: per effetto della legge sul riordino delle denominazioni, L. 930. 1963, il Chianti Classico fu uno dei primi vini ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata; nel 1984, è stata riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata e Garantita e risale al 5 Agosto 1996 l'ultimo decreto ministeriale che apporta modificazioni al disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata e garantita "Chianti" ed approva i disciplinari di produzione relativi ai vini a denominazione di origine controllata e garantita "Chianti" (con 7 sottozone) e "Chianti Classico".

La storia del vino Chianti è legata in modo indissolubile al suo più famoso contenitore: il fiasco.

Vitigni: Sangiovese: dal 75 al 100%; Canaiolo nero: fino al 10%; Trebbiano toscano e Malvasia del Chianti singolarmente o congiuntamente: fino al 10%. Possono inoltre concorrere alla produzione le uve a bacca rossa dei vitigni raccomandati e/o

autorizzati nelle unità amministrative della zona di produzione delle uve e presenti nei vigneti nella misura massima del 10% del totale delle viti purché non modifichino le caratteristiche specifiche del "Chianti".

Caratteristiche organolettiche

Colore: rubino vivace tendente al granato con l'invecchiamento.

Odore: intensamente vinoso, talvolta con profumo di mammola e con più pronunziato carattere di finezza nella fase di invecchiamento.

Sapore: armonico, asciutto (con un massimo di 4g/l di zuccheri riduttori), sapido, leggermente tannico, che si affina con il tempo al morbido vellutato. Il prodotto dell'annata che ha subito il "governo" presenta vivezza e rotondità.

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